I Monumenti

I Monumenti

Viaggiando tra le vie del paese alla ricerca di monumenti, interessanti esempi di architettura sacra sono rappresentati dalle due chiese parrocchiali, quella di Brugine (SS. Salvatore) e quella di Campagnola (Santi Pietro e Paolo). I due luoghi di culto sembrano aver avuto origine nell’alto medioevo, ma gli edifici attualmente visibili sono assai più recenti.

La Chiesa di Brugine è ricordata a partire dal secolo IX e, insieme ad altri beni e terre, è nominata nel documento con il quale Berengario I fece dono della Saccisica al Vescovo di Padova; dopo un silenzio di circa tre secoli viene nuovamente menzionata e questa volta fra i beni di proprietà del monastero del Santissimo Salvatore di Venezia.

L’edificio sacro dovette subire numerose ricostruzioni e rimaneggiamenti come testimonia la facciata della chiesa odierna, rimasta intatta fino ai giorni nostri. L’interno fu invece ulteriormente ristrutturato ed infine ingrandito, perchè ormai insufficiente alle necessità della popolazione, negli anni Trenta del XX secolo.

All’interno si possono ammirare alcuni pregevoli dipinti, l’altare maggiore, che già ornava la chiesa settecentesca, ed un bell’organo della metà dell’Ottocento.

Il Campanile che affianca la chiesa risale agli inizi del XIX secolo.

La chiesa è dedicata al Santissimo Salvatore e si festeggi con la Trasfigurazione di Nostro Signore il 6 agosto.

 

La Chiesa di Campagnola compare nei documenti a partire dagli inizi del XIII secolo. Fu ricostruita nel XV secolo e più tardi affiancata dalla chiesa attuale, costruzione assai più ampia della precedente.

L’edificio quattrocentesco è oggi utilizzato come patronato e sede della biblioteca ed ospita, all’interno del settecentesco Oratorio della Scuola del Santissimo, la statua lignea raffigurante la Madonna dei Pescatori. La nuova chiesa, settecentesca, conserva un ricco altare maggiore in maggiore in marmo di Carrara ed un dipinto della Madonna della scuola del Veronese.

Il Campanile risale ai primi del Novecento.

La chiesa è dedicata ai Santi Pietro e Paolo che si festeggiano il 29 giugno.

 

Seicentesco, ma semplice e lineare nelle sue forme, l’Oratorio della Beata Vergine del Rosario fu costruito da un proprietario terriero locale, il Sig. Franchin, che intendeva così dotare di un luogo di culto gli abitanti di Arzerini. Nell’Oratorio si celebra ancora oggi la Messa e vi si tengono anche annuali festeggiamenti in onore delle Madonna del Rosario.

 

Il cinquecentesco Palazzo Buzzacarini divenne negli anni Trenta del Novecento proprietà parrocchiale e fu ristrutturato in maniera da poter ospitare la Scuola Materna di Campagnola. L’edificio si sviluppa in origine su tre piani: il primo, completamente interrato, è stato riscoperto solo di recente nel corso di alcuni lavori di restaruo.

 

Splendido esempio di architettura civile e testimonianza delle origini e dello splendore del Rinascimento pittorico vento è Villa Roberi fatta costruire nella prima metà del cinquecento da una delle famiglie più influenti di Padova, i Roberti appunto, conosciuti per il prestigio degli incarichi diplomatici e per l’enorme ricchezza accumulata grazie all’attività di banchieri. L’imponente dimora, che si erge sulle rovine dell’antico Castello dei Maccaruffo, a testimonianza di ciò rimane la Torre trecentesca ed il Pozzo, rappresenta ancora oggi una vera perla nel cuore della campagna, inserita nel verde di un vastissimo parco e fiancheggiata da una imponente Barchessa risalente alla fine del quattrocento.

Villa Roberti, progetta da Andrea Dalla Valle, domina incontrastata tutto l’ambiente circostante con la sua notevole mole e bellezza e, nel corso degli anni, è divenuta meta di interesse turistico, anche per i meravigliosi affreschi, di mano dello Zelotti e ispirati alle vicende delle “Metamorfosi” di Ovidio, che conserva al suo interno.

La Torre, che nel corso dei secoli fu adibita a colombara, grazie ai recenti restauri è stata riportata alla sua originaria bellezza e attualmente è un appartamento a disposizione dei turisti con la formula del Bed & Breakfast.

La Barchessa, con il suo portico cadenzato da otto archi che poggia su colonne ingentilite da capitelli con lo stemma dei Roberti e i camini rinascimentali che conserva al suo interno, si presta come alloggio a turisti e luogo ideale per cerimonie, meeting e concerti.

La Villa ospita inoltre il CISST (Centro Internazionale di Storia dello Spazio e del Tempo), un’associazione culture impegnata nella riflessione sulla storia della scienza ed in attività di promozione di tale disciplina.

Ogni prima domenica del mese, sotto i portici della Barchessa e nel parco della Villa, si svolge uno dei mercatini dell’Antico e dell’Usato più celebri del Veneto. Nato sul modello del Portobello londinese e dei Marché aux Puces parigini, da vent’anni attira migliaia di visitatori e moltissimi espositori provenienti da tutta la regione ma anche da tutta Italia. Durante il mercatino è possibile visitare l’interno della Villa e passeggiare tra i giardini romantici all’inglese.

L’affluenza, anche di turisti stranieri, è da attribuirsi all’ambientazione resa unica e affascinante dal parco secolare con abeti, sequoie, ipocastani, fusti d’edera che crescono sui muri, alberi di melograno e fiori particolarmente colorati nella stagione calda.

Pagina aggiornata il 07/06/2024

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